Chiesette del Virgolo

Chiese

Descrizione

La prima tappa è la Chiesa del Santo Sepolcro conosciuta anche come Chiesa del Calvario, è possibile raggiungerla seguendo il sentiero forestale che parte da via Santa Geltrude (circa 20 minuti), ma anche dalla strada che sale da via Piè di Virgolo. Una manciata di minuti, percorrendo la via crucis, ed eccoci arrivati, immersi nel bosco. Da qui si sovrasta Bolzano e la terrazza naturale offre un panorama stupendo della città e dell’altipiano dello Sciliar. 

La chiesa, realizzata tra il 1683 e il 1684, è da secoli meta di pellegrinaggio. Sulla destra, guardando l’ingresso della chiesa, c’è una cappella che racchiude la fontana col Cristo. In tempi passati, le coppie che desideravano la nascita di un figlio vi si recavano per chiedere la grazia. Un piccolo rito di fertilità, che si è perso nel tempo. Gli anziani del Virgolo ricordano ancora una credenza popolare che voleva che i bambini venissero al mondo sotto la fontana della cappella e non portati, come comunemente si racconta, dalla cicogna. 

La chiesa restaurata in tempi recenti, ha però fortunatamente salvaguardato gli innumerevoli graffiti d’amore che ricoprono, come una fitta trama, le pareti del sepolcro, incisi dai primi pellegrini del Settecento fino ai nostri giorni. Ed è una vera emozione leggere messaggi che si sovrappongono nei secoli e raccontano la storia di centinaia di persone attraverso un cuore, un fiore, un nome, una data o una promessa d’amore. 

A pochi passi dalla Chiesa del Calvario, possiamo percorrere un breve sentiero e raggiungere la piccola Chiesa di San Vigilio, meritevole di una visita per i suoi affreschi di epoca medioevale raffiguranti la leggenda del santo patrono (sul lato sinistro) e le storie di Maria con il bellissimo Matrimonio della Vergine (sul lato destro), che colpisce per la delicatezza e la grazia delle figure. 

A ridosso della Chiesa di San Vigilio troviamo la Casa dell’Eremita, eretta nel XV secolo. Sulla facciata possiamo vedere l’affresco che raffigura l’eremita inginocchiato davanti a San Vigilio. 

Dal piccolo sagrato davanti alla chiesa, circondato dagli alberi e delimitato da un muretto in sassi, si apre un belvedere da cui si gode una vista spettacolare sulla città. 

Per i più arditi, è possibile da qui raggiungere a piedi Castel Flavon seguendo il sentiero del Virgolo. Per chi invece volesse concedersi una pausa dedicata al gusto, è possibile arrivare in breve tempo al Kohlerhof, un maso, dove servono ottimi dolci in una splendida veranda.

Die erste Etappe des zweiten Rundganges ist die Heiliggrabkirche, die auch als Kalvarienkirche bekannt ist. Erreichen kann man sie längs des Forstweges, der beim St.-Gertraud-Weg beginnt (ca. 20 Minuten), sowie über den Virglweg. Es sind nur wenige Minuten entlang des Kreuzwegs, und schon sind wir angekommen, vom Wald umgeben. Die Naturterrasse bietet einen traumhaften Blick auf Bozen und die Hochflächen des Schlerns. 

Die Kirche, die zwischen 1683 und 1684 erbaut wurde, ist seit Jahrhunderten das Ziel von Wallfahrten. Schaut man rechts zum Kircheneingang, sieht man eine Kapelle, die einen Brunnen mit einer Christusfigur zeigt. In vergangenen Zeiten kamen die Paare hierher, um die Gnade einer Kindergeburt zu erhalten. Ein kleiner Fruchtbarkeitsritus, der mit der Zeit verloren ging. Die ältere Generation des Virgls erinnert sich noch an den Volksglauben, der besagte, dass Kinder unter dem Kapellenbrunnen zur Welt kamen und nicht, so wie allgemein erzählt, vom Storch gebracht wurden. Die in letzter Zeit restaurierte Kirche hat glücklicherweise die unzähligen Liebeserklärungen bewahrt, die bis auf die ersten Pilger des 18. Jahrhunderts zurückreichen und wie ein dichtes Netz heute noch die Wände der Grabeskirche bedecken. 

Es ist berührend, Botschaften zu lesen, die sich auf verschiedene Jahrhunderte verteilen und die Geschichte von Hunderten von Menschen, dargestellt mit einem Herzen, einer Blume, einem Namen, einem Datum oder einem Liebesversprechen zu sehen. 

Wenige Schritte von der Kalvarienkirche entfernt können wir nach einem kurzen Weg die kleine St.-Vigil-Kirche erreichen. Dieses Kirchlein ist wegen der mittelalterlichen Fresken über die Legende vom heiligen Patron (links) und über die Geschichte Mariens sehenswert. Unter anderem beherbergt sie eine der schönsten Darstellungen der Hochzeit der Muttergottes (rechts). Hinter der St.-Vigil-Kirche steht das Haus des Einsiedlers aus dem 15. Jahrhundert. 

Auf der Fassade sehen wir das Fresko mit dem Einsiedler, der vor dem hl. Vigilius kniet. Vom kleinen Hof vor der Kirche, der von Bäumen und einer kleinen Steinmauer umgeben ist, öffnet sich ein außergewöhnliches Panorama über die Stadt.

Für die Unternehmungslustigeren ist es möglich, von hier zu Fuß zur Haselburg zu gelangen. Wer sich aber lieber eine angenehme Rast gönnen möchte, der kann zum nahgelegenen Kohlerhof gelangen, wo man in einer schönen Veranda mit sehr schmackhaften Süßspeisen bedient wird.

Inserito da: Azienda di Soggiorno e Turismo di Bolzano
Via del Calvario
39100 Bolzano