Torre degli Asinelli
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Descrizione
La Torre degli Asinelli è una delle cosiddette due torri di Bologna, simbolo della città, situate all'incrocio tra le antiche strade San Donato (ora via Zamboni), San Vitale, Maggiore, Santo Stefano e Castiglione.
STORIA
Ancora non si può dire con certezza quando e da chi fu costruita. Si presume che la torre debba il proprio nome a Gherardo Asinelli, il nobile cavaliere di fazione ghibellina al quale se ne attribuisce la costruzione, iniziata secondo una consolidata tradizione l'11 ottobre 1109 e terminata dieci anni dopo, nel 1119. [...] Appare altrettanto plausibile l'ipotesi che la famiglia degli Asinelli abbia semplicemente preso possesso legale della torre con il placarsi delle ostilità politiche tra guelfi e ghibellini.
[...] Con il declino degli Asinelli, e il progressivo acquisto di parti della torre, l'intera struttura sul finire del XIV secolo venne acquistata dal comune di Bologna per essere destinata a prigione e fortilizio. Negli stessi anni intorno alla torre fu realizzata una incastellatura lignea, posta a trenta metri da terra e unita con una passerella aerea alla Garisenda, poi distrutta da un incendio nel 1398. Si dice che la costruzione fosse stata voluta da Giovanni Visconti, duca di Milano, per tenere meglio d'occhio il turbolento Mercato di Mezzo (oggi via Rizzoli e strade limitrofe) e poter sedare per tempo eventuali rivolte.
La storia della torre degli Asinelli è ricca di eventi curiosi, minuziosamente riportati dalle cronache di Bologna del tempo. Nel 1513, infatti, la torre degli Asinelli fu colpita da una palla di cannone di otto libre sparata da porta Maggiore in occasione di alcuni festeggiamenti, che però non riuscì a scalfirne la stabilità; la torre fu presa di mira anche da numerosi incendi, i quali furono perlopiù innocui provocando solo la distruzione delle scale in legno. Contrariamente a quanto si potrebbe supporre, infatti, le maggiori offese alla torre degli Asinelli furono arrecate dai fulmini, che s'accanirono sulla struttura per oltre sette secoli, fino a quando nel 1824 non venne installato un parafulmine: in precedenza, la protezione dalle scariche atmosferiche era affidata a un'inefficace gabbia di legno ideata da Gianandrea Taruffi nel settembre 1706 e da un San Michele Arcangelo in bassorilievo, opera di Giovan Battista Gnudi.
Notevole, infine, anche il ruolo scientifico rivestito dalla torre degli Asinelli. Per riconoscere gli effetti causati dalla rotazione terrestre, infatti, agli inizi del luglio 1790 lo scienziato Giovanni Battista Guglielmini effettuò un esperimento che consisteva nel lasciar cadere dalla cima della torre delle sfere di piombo e nel misurare la loro deviazione. [...]
DESCRIZIONE
Al giorno d'oggi la torre degli Asinelli è visitabile pagando un biglietto per l'ingresso. Al suo interno è possibile risalire le scale in legno fino alla sommità, percorrendo 498 gradini, per un'altezza di 97,20 metri. Dal terrazzo esterno del tetto si può ammirare l'intera città a 360 gradi: si ricorda che la struttura pende verso Ovest per 2,32 metri, con un'inclinazione di 1,3° rispetto all'asse verticale che la rende la torre pendente più alta d'Italia.
Al piano terra della torre sono state ricollocate alcune botteghe di artigianato, per ricordare l'antica funzione commerciale di quest'area. Dal 28 novembre 2015 la torre degli Asinelli e la vicina Garisenda sono illuminate da uno speciale sistema di luci, che ne permette la visibilità da ogni angolo di Bologna.
Fonte: Wikipedia.