Palazzo della Mercanzia
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Descrizione
Il Palazzo della Mercanzia di Bologna, anche detto Loggia dei Mercanti o Palazzo del Carrobbio, si affaccia sull'omonima piazza. Dalla fine del XIV secolo alla fine del XVIII è stato la sede dell'Universitas mercatorum (Foro dei Mercanti) e di alcune Corporazioni. A partire dal 1797, con l'occupazione francese, diviene la sede della Camera di Commercio.
Il palazzo fu probabilmente costruito a completamento degli edifici che circondavano la piazza formatasi spontaneamente già in epoca romana all'incrocio tra l'antica via Emilia per Rimini (strada Maggiore) e l'antica via Salaria per Ravenna (Via San Vitale).
In seguito alla conquista longobarda della città (VIII secolo), nell'area dove nel XIV secolo verrà innalzato il palazzo della Mercanzia sorse un borgo abitato da una piccola comunità di Longobardi, le cui strade ad orientamento radiale andranno a convergere nell'attuale piazza di Porta Ravegnana formando un "carrobbio", incrocio, da cui il termine con il quale a volte viene designato il palazzo.
Nel 1382 il comune di Bologna decise di dare una sede al Foro dei Mercanti e, individuato il sito nella zona dove sorgeva la Gabella, affidò il progetto del palazzo agli architetti Lorenzo da Bagnomarino e Antonio di Vincenzo, quest'ultimo noto per aver disegnato la Basilica di San Petronio. I lavori vennero terminati nel 1391, anno in cui s'insediò il Tribunale mercantile.
Questo istituto era formato da un collegio composto da dodici consoli che rappresentavano le Compagnie delle arti e da un giudice, sino al 1427 proveniente da altre città. Aveva il compito di giudicare tutte le questioni e le controversie in ambito mercantile, di attendere alla manutenzione e alla sorveglianza del Canale Navile, e di disciplinare la compilazione dei libri dei commercianti e dei sensali. Per i ricorsi in appello ci si rivolgeva ad un collegio composto da un giudice, eletto tra i professori dello Studio, e da quattro sopraconsoli, carica ricoperta dai mercanti. Ogni cinque anni si eleggevano otto statutieri che avevano il compito di sorvegliare i collegi giudicanti e potevano modificare o redigere ex novo lo statuto dell'Universitas mercatorum. Le sentenze e le riunioni del tribunale venivano annunciate pubblicamente dal balcone in marmo bianco posto al centro della facciata principale, precedute dai rintocchi della Campana della Lucardina, attualmente nel Museo Civico Medievale di Bologna, che probabilmente era posta accanto al balconcino. Coloro che venivano giudicati colpevoli di fallimento doloso erano legati ad un paletto, posto davanti alla colonna centrale della loggia, ed esposti al pubblico ludibrio.
Fonte: Wikipedia
Seat of the Chamber of Commerce, Industry, Agriculture and Crafts, Palazzo della Mercanzia has governed trading and business activities of Bologna since the late 14th century. In 1384 the building of Carrobbio open gallery (today's Mercanzia) was initiated under the direction of Antonio di Vincenzo and Lorenzo Bagnomarino in order to group together three buildings used as customs and toll house. For the gallery and the preparation of the hewn stone four stonecutters were called from Florence. The building was completed in 1391, but the elegant palace needed an extension in 1439 and restoration in 1484 following the fall of the de' Bianchi tower. In 1888 - 90 it was reintroduced, also in its polychrome traits, under the direction of Rubbiani and Tartarini. It was rebuilt in 1949 after a live bomb blasted nearby had made half of the façade collapse. Built in brick and Istrian stone, the façade shows two deep Gothic arches, uplifting it, as further highlighted by the raising of the level under the porch with the respect to the surrounding square. Over the arches, a small marble balcony juts out between the two mullioned windows, from which the judges of the merchants' court would read their sentences. An elegant spire rises above the balcony covering one of the dovetail merlons of the battlements on top of the building. According to local tradition at the stroke of the bell called "Lucardina" bans and sentences of the merchant's court were read out-loud from this marble canopy. Instead the culprits of fraudulent bankruptcy were chained to a post placed before the central pillar of the gallery to be pilloried. The rooms and ambulatories of the building, despite the changes brought about with the passing of time, have kept the beauty of masterpieces untouched.
In Via Castiglione, on the wall of Palazzo della Mercanzia, a plaque commemorates the exemption from duties granted at the beginning of the 15th century to the students of the University of Bologna, which is evidence of the "Studio" prestige in municipal life.
Credits: Bologna Welcome