Palazzo del Podestà
Descrizione
Il palazzo del Podestà a Bologna si affaccia su piazza Maggiore, nel pieno centro della città, assieme al Palazzo Comunale e alla basilica di San Petronio.
Il palazzo del Podestà venne eretto nel 1200 circa, insieme a Piazza Maggiore come edificio per svolgere le funzioni pubbliche e quindi sede del podestà e i suoi funzionari.
L'assetto attuale è molto differente dall'originario anche perché il Palazzo Re Enzo fu costruito successivamente, tra il 1244 il 1246.
Si tratta di un grande complesso architettonico attraversato da due strade che si incrociano sotto il Voltone del Podestà, sopra il quale si erge la cosiddetta torre dell'Arengo, torre quadrangolare in cotto realizzata da Alberto di S. Pietro nel 1259 in sostituzione dell'originaria struttura lignea risalente al 1212, la cui campana richiamava il popolo in caso di eventi straordinari.
Nel 1453 Aristotile Fioravanti collocò l'attuale campana (detta il campanazzo) e rinnovò la facciata romanica con uno stile rinascimentale per volere di Giovanni II Bentivoglio, seppure non terminando mai la realizzazione a causa della cacciata della famiglia Bentivoglio dalla città.
Il grande Salone del Podestà al piano nobile, un tempo aula di giustizia, venne utilizzato dal 1581 al 1767 come Teatro Pubblico (dove, nel 1616, andò in scena la seconda versione dell'Euridice) e, in seguito, come campo di gioco del pallone. Venne affrescato completamente da Adolfo De Carolis agli inizi del XX secolo in stile michelangiolesco con i protagonisti e gli episodi più importanti della città, come la fondazione da parte degli etruschi, l'arrivo dei romani, l'Università e la cattura di re Enzo (fra cui un affresco intitolato Abolizione della servitù in ricordo degli avvenimenti del 1256 e del Liber Paradisus). Gli affreschi del soffitto purtroppo furono staccati dopo la seconda guerra mondiale per essere restaurati e non furono più ricollocati in sito.
La parte inferiore del palazzo è decorata con centinaia di formelle con motivo floreale, tutte diverse tra di loro. Il palazzo del Podestà fu affiancato da Palazzo Re Enzo nel 1245, dopo soli 40 anni, in quanto si rivelò inadeguato ad ospitare la massiccia partecipazione popolare al governo della città.
Tra il Palazzo del Podestà e il Palazzo Re Enzo si trova il Voltone del Podestà, una volta a crociera sostenuta agli angoli da quattro pilastri sormontati da altrettante statue in terracotta rappresentanti i santi protettori della città, san Petronio, san Procolo, san Domenico e san Francesco, tutte realizzate da Alfonso Lombardi nel 1525. Il Voltone del Podestà era noto anticamente come luogo in cui venivano eseguite le impiccagioni, chiaramente visibili dal lato della Piazza Maggiore come monito per il popolo; si possono ancora notare le travi a cui venivano fissate le funi. Curiosa la peculiarità dell'acustica del Voltone: infatti se si parla a bassa voce rivolti contro uno dei quattro angoli del Voltone, chi sta in uno degli altri angoli opposti, sempre rivolto verso il muro, può sentire chiaramente quanto sussurrato.
FONTE: Wikipedia
The Palazzo del Podestà is a civic building in Bologna, northern Italy.
The edifice was built around 1200 as the seat of the local podestà, the various functionaries of the commune. It stands on the Piazza Maggiore, near the Palazzo Comunale and facing the Basilica of San Petronio. Proving insufficient for the massive participation of the people in the city's government, it was in 1245 flanked by the Palazzo Re Enzo, over which stands the Torre dell'Arengo, whose bell was used to call the people during emergencies.
The Palazzo del Podestà is a long building, with a large hall on the upper floor. The lower floor is a double open arcade, the so-called Voltone del Podestà, through which pass two lanes of shops.
In 1453 Aristotile Fioravanti replaced the bell and reconstructed the original Gothic façade in the Renaissance style by order of Giovanni II Bentivoglio. In the Voltone, in 1525, were placed the terracotta statues of the city's protectors, Sts. Petronius, Proculus, Dominic and Francis, all by Alfonso Lombardi.
In the 16th-18th centuries the Palazzo was used as theatre. In the 20th century it was frescoed by Adolfo de Carolis.
Credits: Wikipedia