Museo d'arte moderna - MAMbo

Musei
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Descrizione

Il Museo d'arte moderna di Bologna (MAMbo) è uno dei principali musei italiani di arte moderna e contemporanea. È sede dell'Istituzione Bologna Musei, orientata alla ricerca artistica contemporanea. Ospita sia collezioni permanenti che mostre temporanee. All'interno si trovano una biblioteca, una libreria e un bar/ristorante.

Il Museo d'arte moderna di Bologna cominciò a esistere come entità indipendente nella seconda metà degli anni Novanta, quando la collezione della Galleria d'arte moderna di Bologna divenne così ampia da necessitare di nuovi spazi per le collezioni e le mostre di arte contemporanea.

Lorenzo Sassoli de Bianchi, noto per la sua reputazione di collezionista d'arte e di innovatore, fu nominato presidente della GAM nel 1995 nominando quale primo Direttore dell'Istituzione GAM, Danilo Eccher. Nel 2009 la carica venne confermata per altri 5 anni. Sassoli de Bianchi formulò un programma che riposizionerà il museo in un preciso ruolo culturale, non solo a Bologna ma in Italia. Questo progetto doterà il museo di una nuova sede (l'ex Forno del Pane, nel centro di Bologna), di una nuova identità e di un nuovo nome: MAMbo. Tuttavia, l'effetto più importante fu di restringere l'attenzione del museo all'arte sperimentale in particolare, una caratteristica rara in Italia.

Nel supportare questa attenzione all'arte sperimentale, nel 2005 il Comune nominò Gianfranco Maraniello, un giovane critico d'arte, direttore del museo.Il museo acquisì anche una nuova missione: non più uno spazio espositivo ma un crocevia sperimentale, informativo e sociale per giovani artisti contemporanei, fornendo un contesto regionale nazionale e internazionale, quest'ultimo grazie all'International Contemporary Art Network.

Nel 2008 il MAMbo si è assestato come l'ottavo museo civico italiano più visitato e nel 2009 è stato in assoluto il più visitato della città di Bologna, superando il Museo Civico Archeologico[1], mentre nel triennio successivo registra una fase di progressivo calo degli ingressi, che ha portato nel 2012 ad un dimezzamento delle presenze, per un totale di poco più di 60.000 visitatori. È la sede dell'Istituzione Bologna Musei, di cui fanno parte anche Villa delle Rose, il Museo per la memoria di Ustica, il Museo Morandi e la Casa Morandi.

Il museo si colloca nel cuore del distretto culturale della Manifattura delle Arti, nel quartiere Porto di Bologna.

L'edificio che lo ospita è l'ex Forno del pane, costruito nel 1915 dal sindaco Francesco Zanardi e successivamente ampliato nel 1928-'29.

Il progetto di recupero e di trasformazione nella nuova sede del MAMbo prende avvio nella seconda metà degli anni Novanta e segue diverse fasi - demolizione, recupero e consolidamento strutturale, nuova costruzione degli spazi interni - avendo sempre cura di rispettare e valorizzare le caratteristiche architettoniche preesistenti. L'intervento, in origine inserito nel master plan ideato da Aldo Rossi, è stato realizzato dal Comune di Bologna tramite la società Finanziaria Bologna Metropolitana, con la collaborazione dello Studio Arassociati di Milano. Al termine della ristrutturazione, il MAMbo con i suoi 9.500 m² diviene uno dei musei italiani più importanti dedicati al contemporaneo.


FONTE: Wikipedia

The Bologna Museum of Modern Art (MAMbo, or Museo d’Arte Moderna di Bologna) is a purpose-designed centre of modern and experimental art, located in the centre of Bologna, Italy.

Now an independent entity, the Bologna Museum of Modern Art was originally one of the three museums that came under the aegis of the Bologna Gallery of Modern Art, founded in 1925; the other two being the Modern Art Gallery at Villa delle Rose and the Morandi Museum in the city's main square, Piazza Maggiore.

The Bologna Museum of Modern Art came into existence as a separate entity in the 1990s, when the Modern Art Gallery's collections had grown so large by acquisition and bequest that new premises needed to be found for its contemporary art collection and exhibitions.

Sassoli de Bianchi formulated a bold programme that has repositioned the museum with a precise cultural role not just in Bologna but in Italy. The project brought the museum purpose-designed new premises within the shell of an extensive former industrial bakery in Bologna's city centre and a new corporate identity and name, or rather acronym, as MAMbo. Above all, however, it tightened the museum’s focus from contemporary art in general to experimental art in particular - a focus rare in Italy, yet rooted in Bologna's artistic and university heritage.

Supporting this focus on experimental art, Sassoli de Bianchi brought the young art critic and museum manager Gianfranco Maraniello; into the project in 2005, appointing him Director.

The museum simultaneously gained a new mission, not just as a permanent exhibition and exhibition space, but as an experimental, informational and social hub for young contemporary artists, providing a regional, national and international context, the latter through the International Contemporary Art Network.


Credits: Wikipedia

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