Manifattura delle Arti

Monumenti

Descrizione

La Manifattura delle Arti è un distretto culturale situato nel centro storico di Bologna, nell'area dell'ex Manifattura Tabacchi e dell'ex macello, e realizzato su progetto dell'architetto Aldo Rossi. Inaugurato nel 2003, nella primavera del 2011 vede il completamento dei lavori con il recupero del Giardino del Cavaticcio. Questo parco nel retro del MAMbo, fulcro della Manifattura delle Arti, è una vera e propria galleria all'aria aperta dove si possono ammirare sculture di Giò Pomodoro, Mimmo Paladino, Gilberto Zorio, Giuseppe Maraniello e altri, e ospita eventi e manifestazioni.

Dal Rinascimento fino all'Ottocento questa zona era il centro mercantile e manifatturiero dell'economia bolognese, comprendendo il porto della città. A seguito delle demolizioni comandate dai piani regolatori del 1889 e del 1937, e dei bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondiale, quest'area è stata segnata da un forte degrado. Grazie a un progetto approvato dalla Giunta Vitali, dopo alcuni anni di lavori nel 2003 è stato inaugurato il nuovo polo culturale progettato da Aldo Rossi, un esempio unico in Italia e tra i più importanti d'Europa, sia per grandezza che per proposta culturale e multimediale.

La Manifattura delle Arti comprende un'area di circa 100mila m2. Vi si accede da via Marconi, via Don Minzoni, via delle Lame, viale Pietramellara e via Azzo Gardino, che prosegue anche all'interno del distretto. È disponibile un ampio parcheggio sotterraneo proprio sotto via Azzo Gardino. Nel corso degli anni sono stati bonificati due parchi all'interno dell'area: il Parco 11 settembre e il Giardino del Cavaticcio.

In questa zona, che si apre da un lato con il suggestivo bastione di Porta Lame, hanno sede importanti istituzioni culturali e poli universitari: la Cineteca di Bologna, il MAMbo (ex Forno del Pane), il Dipartimento di Musica e Spettacolo (sede del DAMS), il Dipartimento di Scienze della Comunicazione (ex cartiera Mulino Tamburi), la Film Commission Bologna, la Salara (attualmente sede dell'Arcigay), l'Università Primo Levi, un asilo nido, una scuola per l'infanzia, uno studentato e il Centro sociale ricreativo culturale Giorgio Costa. Negli spazi del Dipartimento di Musica e Spettacolo sono presenti inoltre la Sala Cervi, la Biblioteca Renzo Renzi e gli archivi di fotografia e grafica della Cineteca, il Cinema Lumière con le sue due sale Mastroianni e Scorsese, uno spazio cinema e audiovisivi (studio di registrazione televisivo, cabina di regia, mixer digitale, sala montaggio e post-produzione), un Auditorium e lo stabile in vetro e cemento del centro di promozione teatrale La Soffitta[5]. A maggio 2014 è stato inaugurato in via Azzo Gardino 33 lo spazio UNIone: si tratta di un edificio di 1700 m2 per gli studenti dell'Università di Bologna, che contiene sale studio, riunioni, computer, laboratorio video, zona ristoro e relax, palestra.

Qui sarebbe dovuto sorgere, nell'area dell'ex cinema Embassy, un nuovo Auditorium avveniristico progettato da Renzo Piano, che sarebbe diventato sede stabile dell'Orchestra Mozart di Claudio Abbado[6]. Tuttavia in seguito il progetto fu archiviato per mancanza di fondi.


Fonte: Wikipedia

Manifattura delle Arti (Arts Factory) - situated in the heart of Bologna - extends over an area of about 100,000 square metres. The area was the city's port zone between the Renaissance and the 19th century, and together with its protoindustrial hinterland of canals (Canale di Reno, Navile, Moline, Aposa), it was also the mercantile and manufacturing heart of Bologna's economy at least until the end of the 17th century. Originally designed in 1883 by the architects Priori and Buriani, the area was gutted by the town plans of 1889 and 1937 and the demolitions resulting from the bombings of World War II. It was restructured between 1996 and 2003 with the joint undertaking of the City of Bologna and the University of Bologna to the design of the architect Aldo Rossi.

The area is subdivided as follows: Manifattura Tabacchi (Tobacco Manufacture, today housing the Film Library of Bologna), the Castellaccio (recovered for housing purposes), the old paper mill Mulino Tamburi (premises of the Department of Philosophy and Communications of the University); and the area of the former Macello (Slaughterhouse) is located on Via Azzo Gardino, reached going down toward Porta Lame.

The complex includes the previously restored exhibition structure Salara, the rampart of Porta Lame, an integrated unit for a playschool and nursery school, and the Modern Art Gallery in the former Forno del Pane (Bread Oven), the Music and Performance Laboratories of the University (Arts Laboratories), and the Cavaticcio Park.

The park is a very charming narrow strip of vegetation that covers a few hundred metres of the complex and is currently covered. At one time it was where the old Bologna port was located. Its name is tied to the Cavaticcio canal, diverted from the Reno canal, that made a good 15-metre fall here and that was exploited as a source of energy by the many works (factories and mills) operating in this zone since the 12th century.


Credits: Bologna Welcome

Inserito da: Tourist Office
Via Azzo Gardino, 12C/14A
40122 Bologna