Chiesa di Santa Croce (Teofilo Folengo)
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Descrizione
Nel 1124, di ritorno dalla Terra Santa, l’abate Ponzio di Melgueil, caduto in disgrazia al Papato, non rientrò nella sua abbazia di Cluny, ma cercò rifugio presso le potenti famiglie della Marca Trevigiana, fedeli all’Impero. Queste gli fecero dono delle terre di Campese, dove con la protezione del vescovo di Padova egli diede vita al progetto di costruzione di una grandiosa abbazia dedicata alla Santa Croce, il simbolo dei Crociati. Suoi principali sostenitori furono gli Ezzelini, lo sterminio dei quali provocò però l’arresto dello sviluppo del nuovo monastero, che passò sotto la giurisdizione della Congregazione benedettina di San Benedetto Po ed ebbe la dignità di priorato.
L’aspetto odierno, benchè molto modificato rispetto all’origine, conserva evidenti alcuni elementi delle originarie strutture. Il luogo ha rivestito straordinario interesse dopo il 1544, per il fatto che qui visse l’ultimo periodo della sua vita Teofilo Folengo, geniale e fecondo poeta macaronico, noto e celebrato con lo pseudonimo di "Merlin Cocai". Il suo celebre sepolcro, posto in chiesa a destra dell’altar maggiore, è stato meta di viaggiatori illustri, che nei secoli hanno scritto epitaffi in suo onore, raccolti in piccola parte nel sacello stesso.
All’interno dell’ex monastero è attivo un Centro di Documentazione Folenghiana per chi desidera avere informazioni sulle attività riguardanti il Poeta tra cui si contano molteplici iniziative culturali ed enogastronomiche proposte dagli "Amici di Merlin Cocai".
Fonte: bassanodelgrappa.gov.it