Ballade/Skrik

Teatrali
  • 02/08/2023
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Descrizione

Coproduzione OE – Prima Nazionale

BALLADE
coreografia e regia Mauro Bigonzetti
musiche Nick Cave, CCCP - Fedeli alla linea, Leonard Cohen, Arvo Pärt, Prince, Nina Simone, Frank Zappa
disegno luci Carlo Cerri
costumi Silvia Califano
assistente alla coreografia Roberto Zamorano
maestro ripetitore Paolo Lauri
danzatori Emiliana Campo, Lorenzo Fiorito, Mario Genovese, Matilde Gherardi, Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari, Rossana Samele, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa, Leonardo Zannella

La nuova creazione di Mauro Bigonzetti per la MM Contemporary Dance Company è un omaggio, un racconto corale, un ritratto a tutto tondo degli anni Ottanta. Una narrazione per immagini musicali che recupera le sensazioni di una generazione, le sue euforie cancellate, le insensatezze collettive, “i sogni buttati a mare”, e insieme rilancia lo stile di vita di quegli anni, la vitalità e la densa creatività artistica che caratterizzavano una società in rapida evoluzione, al passo con gli impeti della condivisione e l’ansia del cambiamento. Un lavoro che trae ispirazione e omaggia lo scrittore Pier Vittorio Tondelli e che si avvale di una drammaturgia musicale strutturata sulle tensioni e le visioni di quegli anni, attingendo da Prince a Frank Zappa, da Leonard Cohen, ai CCCP.

SKRIK
coreografia Adriano Bolognino
musica Max Richter
disegno luci Gessica Germini
realizzazione costumi Nuvia Valestri
assistente alla coreografia Rosaria Di Maro
maestro ripetitore Paolo Lauri
danzatori Emiliana Campo, Lorenzo Fiorito, Mario Genovese, Matilde Gherardi, Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari, Rossana Samele, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa, Leonardo Zannella
creazione nata nell’ambito di Prove d’Autore - azione del Network Anticorpi XL

La seconda creazione è affidata ad Adriano Bolognino: una ricerca che si ispira al dipinto L’Urlo di Eduard Munch, per indagare il tema della tragedia, dell’angoscia e della piccolezza dell’uomo nell’immensità dell’universo. Racconta Bolognino: "Il grido sordo del quadro - di cui decido di conservare il titolo norvegese “Skrik” che fonicamente riporta ad un suono sgradevole, un urto, una scossa - sembra deformare il paesaggio donandoci instabilità e paura, conservando comunque la sua immensa bellezza. Aggrappandomi a questo dualismo, il desiderio è poter creare una danza che possa essere un accumulo senza fiato di tutto il malumore di questi ultimi anni ma arrivare agli occhi del pubblico come una cascata rigeneratrice."

Inserito da: Regione del Veneto
36061 Bassano del Grappa