Museo di Casa Vasari
- 0575 409040
- sito web
-
Lun 08.30 - 19.30 Mar Chiuso Mer 08.30 - 19.30 Gio 08.30 - 19.30 Ven 08.30 - 19.30 Sab 08.30 - 19.30 Dom 8.30 - 13.30
Descrizione
La Casa Vasari è un palazzo di Arezzo situato in via XX Settembre 55. Fu la residenza di famiglia del pittore, architetto e storico dell'arte Giorgio Vasari e conserva pregevoli sale affrescate. L'artista acquistò questa abitazione verso il 1540 e, impegnatissimo tra Firenze, Roma e i suoi viaggi, vi visse per brevi periodi, intervenendo però direttamente sia nei lavori di completamento, che di decorazione, compreso il disperso nucleo di arredi. Aveva progettato anche una facciata, che non venne mai realizzata. Esempio tra i meglio conservati nella regione di casa d'artista e dimora di gusto manierista, fu proprietà degli eredi del Vasari fino alla loro estinzione, nel 1687, quando passò alla Fraternita dei Laici. Venduta a una famiglia privata, i Brozzi, nel 1897 passò ai Paglizzi e, infine, venne acquistata dallo Stato nel 1911, che ne fece un museo aperto al pubblico. È sede anche dell'Archivio Vasariano. L'Archivio vasariano è ancora di proprietà degli eredi degli antichi proprietari, è una delle fonti più preziose per lo studio della Storia dell'Arte del XVI secolo e, più in generale, rappresenta – sul piano storico, letterario, culturale – uno “spaccato” sul Cinquecento e sul Rinascimento di enorme valore: uno dei più importanti (se non il più importante) nuclei documentari di carattere privato esistenti. L'Archivio di Giorgio Vasari, con i libri dei contratti e le carte relative all'amministrazione delle sue proprietà, con i suoi appunti di lavoro, i suoi ricordi e la corrispondenza con i tanti personaggi illustri dell'epoca è un grande patrimonio di scritti autografi cinquecenteschi, meritevole di essere portato alla conoscenza di tutti come “patrimonio dell'Umanità”. Tale raccolta, tuttavia assume valore inestimabile grazie alle 17 lettere autografe di Michelangelo Buonarroti indirizzate al “caro amico Giorgio Vasari” e corredate da 3 sonetti, anch'essi autografi e da tre disegni originali dello stesso sommo Artista.