Questo tratto permette di ammirare in breve tempo alcuni luoghi storici e naturalistici tra i più importanti del Cansiglio. Partiamo dal parcheggio di Campon e imbocchiamo la strada asfaltata che porta in 10 minuti alla loc. Palughetto (segnavia E1). Ci troviamo di fronte ad una zona paludosa (da qui il termine Palughetto) che ha le caratteristiche proprie delle torbiere, con tappeti di sfagni e carici. Questo luogo era un piccolo laghetto post-glaciale, formato da un ramo laterale del grande ghiacciaio del Piave. Qui gli archeologici hanno rinvenuto i resti di un importante sito preistorico ed hanno riportato alla luce vari tronchi o parti di piante risalenti a più di 10.000 anni fa perfettamente conservati ed ora in parte esposti presso il museo dell’Uomo in Pian Osteria. Dietro la torbiera scende una strada che conduce alla Madonna della Runal, suggestiva e principale via di comunicazione, sino al medioevo, tra il Cansiglio e il lago di S. Croce. Da qui inoltre scendeva buona parte del legname del Cansiglio, che dalla foresta doveva proseguire poi alla volta di Venezia. Proprio dietro la torbiera, all’inizio del sentiero che ora imbocchiamo (segnavia CAI 922), notiamo un ampio spiazzo che fungeva da deposito del legname. Lungo il sentiero possiamo incontrare vari faggi, abeti rossi e bianchi, di grandi dimensioni, che qui trovano un delicato equilibrio. Alla fine del sentiero sbuchiamo al parcheggio di S. Antonio Tiriton e di lì seguendo un sentiero non distante dalla provinciale, che passa anche vicino ai ruderi dell’antica segheria, torniamo a Campon.
Punti di appoggio: Locanda “ Il Capriolo”, Ristorante “La Huta”