Antichi Organi del Polesine
Descrizione
Il Festival Antichi organi del Polesine, XXI edizione, una straordinaria opportunità per ascoltare ed apprezzare la musica più significante ed identitaria, che viene dal passato per spargere bellezza sul futuro.
Un programma artistico musicale itinerante, che presenta concerti su organi antichi nelle chiese della Provincia di Rovigo; in programma ci sono cinque concerti, per altrettanti strumenti: l’organo Gaetano Callido, 1787, op. 239 della Chiesa dell’Assunta di Loreo aprirà il calendario venerdì 29 novembre, alle 21, guidato alla consolle dall’organista Luca Sartore;
Seguirà domenica 8 dicembre, alle 17, l’organo romantico Domenico Malvestio, 1926, della Chiesa di San Biagio in Lendinara con l’organista Elisabeth Zawadke.
L’ultimo organo costruito dalla famiglia Callido, da Antonio Callido, nel 1829, che si trova in San Ippolito, a Giacciano, si esibirà venerdì 20 dicembre, alle 21, con l’organista Nicola Cittadin alla consolle e Paolo Tognon alla dulciana basso e soprano, che è uno strumento a fiato rinascimentale, a doppia ancia.
L’organo Giacomo Bazzani, 1887, di San Nicolò a Ca’ Venier di Porto Tolle entra in scena sabato 28 dicembre, alle 17, con la giovane promessa Matteo Varagnolo alla consolle.
Chiude il programma e l’anno, l’organo più antico del Polesine, il Gaetano Callido, 1767, op. 34 del tempio La Rotonda di Rovigo, con l’organista Nicolò Sari in duo col trombettista Diego Cal, domenica 29 dicembre, alle 18.
Organizzato da Asolo Musica/Amici della musica col contributo della Regione del Veneto e Ministero della Cultura nell’ambito del circuito concertistico “Cantantibus organis”: un progetto di valorizzazione dello straordinario patrimonio organario delle province di Treviso, Belluno, Vicenza. Rovigo e Venezia, divenuto una sorta di sorta di itinerario artistico, attraverso le chiese dotate di strumenti storici del '700, '800 e '900.
Il Festival si svolge con il contributo e il patrocinio dei Comuni Ospitanti e con la collaborazione delle Parrocchie, con il Patrocinio delle due Diocesi di Adria-Rovigo e di Chioggia, che condividono l’interesse a mettere a disposizione delle comunità il loro patrimonio organario. Molti degli strumenti oggi in esercizio sono tornati a suonare proprio grazie al minuzioso e costoso restauro commissionato dalla Conferenza Episcopale Italiana, dalla Regione Veneto, dalla Fondazione Cariparo e da soggetti privati. La manifestazione gode altresì del patrocinio della Provincia di Rovigo, ente che si pone da coordinatore per le iniziative culturali estese nel territorio polesano e che favorisce le proposte itineranti e diffuse, che, come questo Festival, interessano vari Enti comunali.
Tutti i concerti sono ad ingresso libero e gratuito.