Vivaio Letterario - Ritiro ad alta gradazione
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- laserra@rossodolomiti.it
- 25/11/2022 - 27/11/2022
Descrizione
Spiritosi, magari spiritati, ma certo non spiritisti. Il ritiro degli spiriti è riservato a spiriti liberi, che amino lo spirito, e pure gli spiriti, soprattutto se ricchi di aromi, magari un po’ volatili.
Questioni tutte da affrontare con spirito, parlando di spiriti, ma senza evocare spiriti guida.
C’è un signore che con gli spiriti si trova a suo agio, li distilla con spirito sapiente, li riserva allo spirito di curiosità perché stiano al passo con lo spirito dei tempi.
Vincenzo Agostini, si chiama, assessore nella vita precedente, in quella attuale distillatore di grappe dai profumi complessi, in quel di Caorera di Vas, dove lo spirito del monte trasportato dalle acque del Piave incontra lo spirito del piano che risale con le brezze adriatiche. Grappe di raboso, di prosecco, di merlot, di recantina, di pavana: monovitigni, alcuni autoctoni e salvati dalla scomparsa da viticoltori amorevoli che consegnano le vinacce alla distillazione. Parleremo di spiriti, ordunque, cercando di estrarre anche lo spirito della conversazione dagli alambicchi del 1910 che, unici nel loro genere vengono utilizzati per distillare gli spiriti alcolici, e senza trascurare lo spirito delle vette: Vincenzo Agostini è autore del libro La montagna di Quentin. Immaginari e regole di una terra di confine (Meltemi). Alessandro Marzo Magno
Stiamo pensando un programma per voi. In questi tre giorni parleremo molto di libri e di scrittrici e scrittori. Di cocktail leggendari e liquori, anche sorprendenti. Di come la grappa vada molto aldilà degli alpini. Della distillazione come filosofia. Non faremo solo chiacchiere: mangeremo (ricette alcoliche, è chiaro) e berremo, ma con giudizio. Perché, come nella vita, quello che conta è godersi anche l’ultima goccia.